Archivi giornalieri: 5 Giugno 2016

All’ufficio postale.

Ormai andiamo veramente poco all’ufficio postale anche perchè un gran numero di commissioni, che fino a poco tempo fa richiedevano lunghe code agli sportelli, si possono espletare da casa e poi non si scrivono più le lettere, ma solo email e sms e i pacchi  sono spesso trasportati e consegnati dai corrieri a domicilio.

Non credo di provare rimpianto per quelle code, in piedi, in sale illuminate dalle luci al neon dagli arredi essenziali, anonimi e un po’ tristi, tra i borbottii e le lamentele dei presenti, tra i quali c’era sempre qualcuno che, con fare distratto, tentava i saltare la fila.

Eppure.

Eppure ieri a Parma ho visitato un ufficio postale dove avrei forse fatto volentieri la coda.

Si tratta della sede centrale delle Poste e Telegrafi  costruita, tra il 1906 e il 1908  nell’area un tempo occupata dal Teatro Ducale annesso al Palazzo di Riserva, che non era più in funzione da quando fu abbandonato dopo la costruzione del Teatro Regio.

Entrando si ha la sorpresa di trovarsi in un vasto salone, ben illuminato da un grande lucernario, tutto decorato in stile liberty dalle forme eleganti e preziose.

Sembra quasi incredibile che si possa lavorare, pagare un bollettino, ritirare una raccomandata in un luogo così raffinato, che sembrerebbe più adatto ad una festa di inizio ‘900.

L’ufficio  delle Poste e Telegrafi è una vera chicca che, tuttavia, passa un po’ inosservata tra le bellezze di questa città così ricca di arte e di cultura, un gioiello escluso dalle visite turistiche che ho scoperto grazie all’attenta sensibilità di Elisabetta, la guida che ieri mi ha accompagnato alla scoperta di Parma.

Parma