A bassa voce.

Purtroppo il mio lavoro mi ha regalato una voce potente, infatti è inevitabile che  parlare per molte ore, per molti anni, ad una classe, magari un po’ vivace, faccia dimenticare quanto sia importante riuscire a mantenere un tono di voce basso, quasi un sussurro.

Ogni tanto mi accorgo del suono della mia voce e mi rendo conto che mi dà fastidio, ma non sempre mi riesce facile controllarmi.

Eppure le parole più importanti della mia vita sono e sono state parole sussurrate.

A bassa voce raccontavo le fiabe a mio figlio, quando lo coccolavo prima di metterlo a letto e la mia voce bassa contribuiva a calmarlo e a scivolare in un sonno sereno.

Sottovoce sussurravo a mio marito parole d’amore e di conforto, quando nel suo letto d’ospedale sembrava non sentirmi neppure, ma un guizzo negli occhi, un sorriso appena accennato, una stretta di mano mi rassicuravano che le mie parole erano arrivate ad infrangere il muro di dolore e paura che lo circondava.

Sottovoce racconto a mia madre, ormai quasi completamente sorda, le mie giornate eppure, nonostante il mondo buio e silenzioso in cui si è ritirata, mi rendo conto che le mie parole lievi lievi riesce a sentirle.

Viviamo in un mondo di parole urlate, un mondo in cui si grida sempre  e non si ascolta mai, un mondo in cui le parole diventano pesanti come pietre e possono fare male e forse farebbe bene a mente e cuore abbassare la voce, ascoltare le parole e i suoni che ci circondano, nutrirci di silenzio.

Turchia - Lago Salato ( Tuz Gölü)

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