Piazza del Duomo.

Dopo una giornata tra letti d’ospedale e fisioterapia ci stanno bene quatto passi in centro, per respirare un po’ l’atmosfera della settimana della moda.

Quando il tram mi scarica davanti al Duomo è ancora presto, c’è tanta gente per strada, i negozi sono ancora aperti e le vetrine  illuminate.

Mi piace osservare gli oggetti esposti, le borse che acquisterei ad occhi chiusi (per non vedere il prezzo esorbitante che assolutamente non mi posso permettere) e gli abiti che non indosserei neppure se me li potessi permettere, le persone che passeggiano o si assembrano in gruppi vocianti in attesa di questo o quell’evento, e quelle che, incuranti di modelli e modelle, si affrettano verso casa.

Dopo aver mangiato uno spuntino veloce mi avvio anch’io verso casa, senza fretta però, ancora desiderosa di riempirmi gli occhi della mia città tutta illuminata e della grande piazza che sembra comunque un salotto  dove troneggia l’elegante mole della cattedrale.

E poi, mentre mi avvio all’entrata del metrò, eccoli lì, una coppia di sposi, lui con un elegante abito scuro, lei con uno strascico imponente e le spalle nude, nonostante la temperatura non proprio mite di questa serata di febbraio: è uno spettacolo così strano e inatteso che attira la mia attenzione.

Me ne sto lì a guardarli per un po’.

Milano

 

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