Una serata di musica e parole.

Ieri sera ho assistito ad un evento veramente raro: una lettura di brani danteschi (soprattutto le invettive politiche) accompagnata da un concerto di musiche del tempo di Dante suonate con strumenti del tempo di Dante (ricostruiti sulla base di dipinti e disegni dalla liuteria Sangineto) e da coreografie deliziose del gruppo “Kalenda Maya Danze”.

L’evento, organizzato dal Comune di Cavenago di Brianza in collaborazione con l’associazione “Amici della Musica” di Monza, nell’ambito della manifestazione “Ville aperte in Brianza 2021” ha rappresentato, almeno per quanto mi riguarda, uno di quei rari momenti in cui ci si sente quasi sospesi al di sopra del tempo e della vita quotidiana, in cui i pensieri di tutti i giorni sembrano svanire sullo sfondo.

La musica rievoca sonorità medievali, è una musica gioiosa che l’anima riconosce, perché si tratta di ritmi, di suoni che sono radicati dentro di noi e, quando li incontriamo, ci sentiamo “a casa e in pace”.

Le danze aggraziate e “gentili” riportano ad un passato che ha i contorni sfumati della leggenda.

E poi ci sono le parole del Sommo Poeta, parole dure, sarcastiche, a tratti violente che colpiscono per la loro incredibile contemporaneità.

E’ stata veramente una bella serata, purtroppo a causa del maltempo e delle restrizioni per la pandemia, una serata per pochi, ma è stato un felice privilegio esserci.

Cavenago di Brianza - "Caro Dante"

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