Oggi ho svuotato il “mio” cassetto (in realtà “i miei cassetti”) in aula professori, visto che, sono ufficialmente in servizio solo fino a domani e da sabato prossimo comincerà la mia nuova vita.
E’ stato come partecipare ad uno scavo archeologico, addentrandomi nelle stratificazioni prodotte da anni e anni di lavoro.
Oltre ai libri, recenti o meno, sono affiorati documenti ventennali, “brutte copie” di temi scritte dalla grafia incerta di adolescenti che, oggi, sono padri di famiglia), oggetti contundenti o taglienti sequestrati nel corso degli anni (… e mai richiesti dai genitori forse inconsapevoli delle armi improprie presenti negli zainetti dei pargoli), bigliettini affettuosi, fotografie, floppy disk (decisamente vintage) e altre amenità che avevo dimenticato.
Svuotare il mio cassetto è stato come ripercorrere gli ultimi decenni e mi è servito per chiudere definitivamente una porta…
… per aprirne un’altra.