Qualcuno oggi ha commentato che un bacio “etero” non avrebbe scatenato la strage.
Trovo agghiacciante questo cercare a tutti i costi una giustificazione ai carnefici, come se esistesse una qualche complicità delle vittime che “se la sono cercata”, “che potevano starsene a casa loro” come le vittime degli stupri o delle violenze sulle donne o degli attentati.
Forse è un modo per esorcizzare la paura, l’angoscia della precarietà: sappiamo che non esistono sicurezze e allora ci illudiamo che “se ci comportiamo nel modo giusto” non ci succederà nulla di male.
Ma qual è il comportamento giusto?
E’ giusto non amare chi si vuole, non uscire alla sera, non viaggiare sole, non andare in vacanza, paludarsi con il burqa e soprattutto, visti i tempi, quando una relazione finisce fare finta di niente?
Non esistono giustificazioni, non esistono attenuanti: i carnefici sono carnefici, le vittime sono vittime e gli assassini sono assassini.
Penso che in certi casi è meglio tacere.
In certi casi è meglio sforzarci di comportarci tutti quanti in modo civile, nel nostro piccolo, senza clamore, forse non servirà a nulla, ma almeno ci eviterà discorsi inutili, se non dannosi.