A conti fatti.

Dopo una dibattutissima riunione di programmazione me ne sono tornata a casa un po’ depressa: facendo tutti i calcoli sul nuovo assetto orario risulta piuttosto evidente che sarà impossibile, per il prossimo anno scolastico, mantenere i laoratori così come si svolgevano negli anni scorsi.

Da moltissimi anni gestisco il laboratorio teatrale a classi aperte (in verticale e in orizzontale) che ha permesse a tanti ragazzini di appassionarsi a questa forma d’arte, di partecipare alla rassegna teatrale del distretto, confrontandosi con i coetanei che avevano vissuto esperienze analoghe, di salire su un palcoscenico vincendo la paura e controllando l’emozione.

Mi spiace che questa attività, come tante altre (strumento musicale, sport etc.), non sarà più possibile se non in forma molto limitata, mi spiace che vadano perdute tante professionalità, che tanti ragazzini si debbano accontentare di un’offerta meno qualificata, ma purtroppo non vedo alternative.

Grazie per questa scuola che educa un po’ meno, che insegna un po’ meno.

4 pensieri su “A conti fatti.

  1. Raffa

    Anche io credo che ti linkerò nei prossimi giorni, legando a questo tuo post il mio prossimo sfogo sulla scomparsa dei laboratori nella scuola elementare delle mie figlie: erano una ricchezza inestimabile, il fiore all’occhiello di quella scuola da 30 anni in qua, ed è bastata una “prestanome” incompetente per distruggere tutto. Mia figlia, la più piccola, probabilmente avrà una decina di maestri, per coprire le ore del tempo pieno dopo il pensionamento dell’insegnante di italiano… che amarezza.
    Raffa

  2. free thinker

    So che nel tuo (non tanto, ormai) piccolo paese, esiste almeno una associazione che si occupa di teatro…. così come esistono molte società sportive (agonistiche e non), così come un corpo musicale bandistico…. ora… non so quali possano essere i costi di queste associazioni, ma so che potresti indirizzare i tuoi pargoli, appassionati a queste attività, verso queste realtà presenti sul territorio… vero è che la scuola, in questi anni, sta perdendo sempre più fondi… e quindi sempre più attività….
    buona giornata… e in bocca al lupo…

  3. Sciura Pina Autore articolo

    @ free thinker:
    spesso non si tratta di un problema di costi, ma di un problema di tempo: riuscire ad offrire una proposta articolata ( comunque a basso costo o addirittura gratuita) all’interno del tempo scuola lascia i ragazzi liberi di studiare, di giocare, di dedicarsi ad altre attività nelle ore non occupate dalle lezioni.
    Inoltre si tratta di finalità diverse: la scuola è orientativa ed educativa, non vuole e non deve creare dei “professionisti”, ma offrire la possibilità di sperimentare per scoprire i propri talenti e le proprie inclinazioni.

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