Curtea de Arges è una delle più antiche città della Romania, si trova nel distretto omonimo nella regione storica della Muntenia.
Secondo la tradizione fu fondata all’inizio del XIII secolo e divenne capitale della Valacchia (da questo fatto deriva il nome di Curtea, in romeno “Corte”).
La città è famosa per il Monastero, costruito in stile bizantino tra il 1512 e 1l 1517 per volere del re Neagoe Basarab, che colpisce per i suoi elementi architettonici di ispirazione bizantina e moresca, le sue torri tortili e le cupole, per l’eleganza delle proporzioni e per l’aura di leggenda che lo circonda.
Secondo la tradizione la costruzione era instabile e ciò che veniva costruito di giorno crollava di notte, allora Manole, uno degli architetti del complesso, sognò che era necessario un sacrificio umano per garantire la stabilità all’edificio, al risveglio, insieme ai compagni di lavoro, decise che sarebbe stata uccisa la prima donna che, la mattina seguente, sarebbe venuta a portare del cibo ai lavoratori.
Tutti furono d’accordo, ma, in gran segreto, avvisarono le mogli, le figlie e le sorelle di non recarsi al cantiere e così, al mattino, arrivò solo la moglie di Manole che fu murata in una delle pareti del lato meridionale, dove una scritta sul muro ricorda la leggenda.
La sorte di Manole, tuttavia, non fu meno tragica perchè, una volta completata la costruzione, il sovrano, impressionato dalla bellezza dell’edificio, non volendo che ne fossero costruiti di simili, fece togliere le scale in modo che Manole non potesse scendere dal tetto, l’architetto si costruì delle ali di legno che, come quelle di Icaro, non gli permisero di volare e si schiantò al suolo e nel luogo dove erano cadute le sue lacrime sgorgò una sorgente oggi ricordata da una fontana.