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L’incanto dell’Acropoli.

Quando, da ragazzina, frequentavo il Liceo Classico il primo approccio con la lingua e la cultura greca era stato, allo stesso tempo, traumatico ed emozionante: traumatico per la serie infinita di vocaboli e di regole da memorizzare, affascinante perchè già allora, dietro all’alfabeto ed alla lingua quasi inaccessibili, mi sembrava di intuire un mondo fatto di bellezza e di armonia.

Poi, superate le prime inevitabili difficoltà, mi sono innamorata dell’arte, della letteratura, della cultura, della filosofia, della storia, del mondo greco che hanno messo radici profonde nella mia anima contribuendo, in molti modi, a fare di me la persona che sono.

Ho dovuto aspettare che passasse più di mezzo secolo dal quel primo approccio per trovarmi, in una giornata di sole di fine dicembre, a salire la scalinata dell’Acropoli ed è stato come vivere finalmente un sogno tanto a lungo sognato.

E mi sono ritrovata intimidita e sempre affascinata davanti a tanta armonia, alle forme perfette del Partenone e del tempietto di Atena Nike e all’eleganza delle cariatidi dell’Eretteo, mi sono ritrovata a scorrere con lo sguardo i triglifi e le poche metope e a cercare di immaginare come doveva essere l’aspetto dei monumenti ai tempi di Pericle, con una acuta nostalgia per la bellezza mai vista e già perduta.

L’Acropoli ti prende, ti coinvolge, ti proietta in un universo lontano, ti lascia senza fiato.

Atene - L' Acropoli

Cambio della Guardia a Capodanno (Video)

E’ la mattina di Capodanno (logicamente non prestissimo) ad Atene, fa già abbastanza caldo, prima di andare a trascorrere la giornata a Nauplia facciamo una breve sosta a Piazza Syntagma, davanti al Parlamento e al Monumento del Milite Ignoto per assistere alla cerimonia del cambio della guardia che, in questa occasione di festa, è abbastanza solenne, con gli Euzones in alta uniforme.

Siamo affascinati dai movimenti dei soldati, quasi una coreografia dal sapore antico.

Tornare all’antico.

Dal 2006, per raggiungere la Valsassina, si percorre una strada molto veloce che parte da Lecco, corre lungo il Resegone e il monte Due Mani e, dopo alcune gallerie di varia lunghezza, sbocca vicino all’abitato di Ballabio.

Prima c’era la Lecco-Ballabio, una strada molto trafficata, tortuosa, che attraversa alcuni centri abitati rendendo, nei giorni di maggior traffico, la vita impossibile agli abitanti e ai passeggeri delle auto ferme in coda.

Per fortuna “le gallerie”, come molti definiscono la strada che sale in valle, avevano risolto questi problemi.

Uso volutamente il tempo del verbo al passato perchè, dallo scorso venerdì, a causa di una frana scesa proprio all’imbocco di una galleria (per pura fortuna senza provocare vittime) si deve per forza tornare all’antico, ripercorrere l’antica strada lamentandosi per il traffico, le strettoie, i tornanti.

Oggi siamo tornati a casa percorrendo la Ballabio-Lecco e, grazie ad una partenza “intelligente”, non abbiamo trovato rallentamenti, ma solo autisti non più abituati a percorrerla, freni perpetuamente in funzione, esitazioni ad ogni bivio, ma, che ci volete fare, “le gallerie” ci avevano viziato parecchio.

Ho passato molte ore del mio primo mezzo secolo di vita in coda su questa strada e sono rassegnata, ne conosco le criticità, so cosa aspettarmi e come affrontare il percorso, ma non oso immaginare come debbano sentirsi smarriti quanti si trovano, per la peima volta, ad affrontare questo ritorno a casa così faticoso.

D’altra parte la Valsassina è così bella che vale qualche piccolo sacrificio (in attesa che la strada venga riaperta presto).

Valsassina

Tempo di presepi (Video)

Tradizionalmente, nella mia famiglia, l’8 dicembre è il giorno in cui si comincia ad addobbare la casa per il Natale.

Lo facevamo anche quando ero bambina: il giorno prima, per Sant’Ambrogio, andavamo alla “Fera di oh bej oh bej” per acquistare addobbi e statuine per il presepe e il giorno seguente cominciavano le grandi opere.

Quest’anno me la sto prendendo comoda e allora ho deciso di pubblicare un breve video sui presepi di Cracovia.