La Biblioteca di Alessandria.

La Biblioteca Reale di Alessandria, costruita nel terzo secolo avanti Cristo sotto il regno di Tolomeo II Filadelfo, fu probabilmente la più grande e ricca biblioteca dell’antichità ed uno dei principali centri culturale del mondo ellenistico, andò distrutta probabilmente più volte nell’antichità, in particolare nel 48 a.C. , durante la spedizione di Giulio Cesare, quando, in seguito a dei disordini scoppiati in città, un incendio devastò il porto vicino al quale sorgeva anche la biblioteca.

Si pensa che i rotoli conservati fossero tra i 490.000 e i 700.000, ma anche se non è semplice interpretare i cataloghi, sta di fatto che, quando una nave entrava in porto venivano sequestrati tutti i papiri che trasportava, poi venivano redatte delle copie che erano consegnate ai proprietari, mentre gli originali restavano ad Alessandria.

Nella Biblioteca non solo si copiavano e si conservavano i testi, ma vi lavorava una squadra di grammatici,filologi e studiosi incaricati di annotare, correggere e redigere delle edizioni critiche che venivano conservate nella Biblioteca stessa.

Oggi, sulle sue ceneri, sorge la Bibliotheca Alexandrina, aperta nel 2002, un grande e moderno centro culturale che si propone di commemorare l’antica Biblioteca cancellata dalla storia e di offrire un luogo di studio e di erudizione degno dei fasti dei un remoto passato.

Biblioteca - Alessandria (Egitto)

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