Camminavamo insieme per ore sui sentieri di montagna, tu procedevi qualche passo davanti a me, quasi per controllare che non ci fossero inciampi o pericoli e io ti seguivo, mettendo i miei passi nelle tue impronte, con il bastone allontanavi gli sterpi, spostavi i rami che potevano ostacolare il mio cammino e io mi sentivo sicura e custodita da te che, anche se non me lo dicevi mai, mi consideravi preziosa.
Camminavamo insieme e vivevamo insieme, condividendo le fatiche e le vittorie del cammino e della vita.
Poi il tuo passo si è fatto incerto e io camminavo al tuo fianco e ti davo la mano a cui tu, qualche volta, sempre più spesso, ti aggrappavi per trovare sostegno e sicurezza.
E allora ero io che ti accudivo perché per me, anche se non te lo dicevo mai, eri la cosa più preziosa della mia vita.
E poi di colpo sei andato avanti e hai intrapreso un cammino in cui non potevo seguirti e., all’improvviso, mi sono sentita sola nelle strade della vita.
E’ da sette anni che cammino da sola e non riesco ancora a farmene una ragione.