Fino a ieri mi sentivo ancora addosso il calore del sole tra le rocce di Petra e la brezza leggera sulle rive del Mar Morto e questa mattina, all’improvviso, al mio risveglio ho ritrovato le auto coperte da una sottile patina di ghiaccio e i marciapiedi già prudentemente cosparsi da granelli di sale.
Con un po’ di anticipo sul calendario astronomico e rovesciando completamente le mie sensazioni recenti di estate tardiva l’inverno è già qui, con il suo gelo, con le montagne abbondantemente innevate che brillano al sole chiudendo il mio orizzonte mentre passeggio sulla nuova ciclabile che circonda il paese.
Non deve stupire se il mio organismo fa un po’ fatica ad adattarsi a questo sbalzo improvviso di stagione: pochi giorni fa mi aggiravo beata nell’estate giordana e ora gli alberi ormai spogli e la neve mi ricordano più un paesaggio canadese che non il dolce autunno della Brianza.
Nulla però può impedirmi di continuare a ricordare e a sognare il tepore del sole.