Chi l’avrebbe mai detto?

Esattamente un anno fa, a quest’ora, stavo a Berlino, ero seduta al tavolo di un locale in Potsdamer Platz e bevevo una birra dopo una giornata iniziata molto presto con il volo ad ore antelucane per Schonefeld, il viaggio in metropolitana, l’albergo (giusto per lasciare le valigie), la passeggiata lungo la Unter den Linden, la porta di Brandeburgo il museo della DDR e la cena in Alexanderplatz.

Un anno fa ritornavo a Berlino per la prima volta dopo quarant’anni e assaporavo l’atmosfera della città così diversa da come la conoscevo.

Un anno fa stava per concludersi il mio primo anno da pensionata, un anno nel quale, finalmente libera dal lavoro, avevo visitato Roma, Londra. Lisbona, Catania e poi, come una collana preziosa, Verona, Vicenza, Padova e Venezia.

Lo scorso anno ho viaggiato tanto, avevo la valigia sempre pronta, ho visitato musei e monumenti, ero sempre su un treno o su un aereo.

Mi pare quasi impossibile che oggi viaggiare sia diventata una faccenda così complicata, che pensare di imbarcarsi su un aereo provochi dubbi e ripensamenti, che anche prendere la metropolitana per andare in centro sia un problema.

Chi l’avrebbe mai detto che la mia ( che la nostra) vita sarebbe cambiata in modo così radicale, che avrei trascorso le vacanze nella casa in montagna, che sarei uscita di casa solo con la mascherina e il gel disinfettante nella borsa?

Chi l’avrebbe detto che un maledettissimo microscopico virus avrebbe avuto il potere di chiudermi in casa?

Berlino - Aeroporto di Schonefeld

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