Ripartire.

Dopo la forzata inattività dei mesi primaverili far ripartire le gambe non è semplice, ma la vacanza in montagna aiuta perché, se quando sono a casa cammino quasi unicamente per andare in qualche posto e per fare qualche commissione, qui, tra le mie montagne, cammino per il gusto di camminare.

Ogni giorno il mio contapassi segna qualche passo in più, ogni giorno faccio meno fatica e la mascherina mi dà un po’ meno fastidio, ogni giorno azzardo una salita un po’ più lunga e, ogni giorno, le gambe sembrano muoversi da sole, senza sforzo e il passo si fa più veloce e sicuro.

Sicuramente il panorama aiuta e aiuta tutto questo verde e aiuta l’aria fresca del mattino che fa sentire meno la fatica.

Ogni tanto mi siedo su di una panchina al sole, riposo un po’ e mi riempio gli occhi di cielo e di boschi, ma il riposo dura poco perché ho subito voglia di ripartire, come se volessi cancellare quei mesi di reclusione, quei giorni di panorami sempre uguali, quei passi limitati al tragitto tra la cucina e il bagno, con una veloce puntata in camera da letto, quei giorni monotoni in cui scendere in giardino per buttare l’immondizia diventava un inaspettato diversivo.

Ho sopportato abbastanza bene il “lockdown”, ma non credo di aver voglia di ripetere l’esperienza.

Piani di Artavaggio

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