Se domani…

Se domani decidessi, all’apertura dei confini regionali, di uscire dalla mia Lombardia ci sono tanti luoghi dove andrei volentieri, soprattutto perché, senza turisti stranieri, probabilmente sarebbe più tranquillo visitarli.

Tornerei per l’ennesima volta a Firenze per illuminarmi dei marmi delle sue chiese, per perdermi fra le viuzze che raccontano una storia antica, per visitare senza essere spintonata davanti ad ogni quadro, agli Uffizi, per salire a Piazzale Michelangelo e saziarmi della vista della città che si stende sotto l’ombra della grande cupola del Brunelleschi.

Tornerei anche a Venezia e non tanto e non solo per Piazza San Marco o il Canal Grande, ma per assaporare l’atmosfera preziosa del Ghetto.

Tornerei a Catania, la città dagli edifici e dalle strade scure avvolte nella luce del Mediterraneo e mi siederei al tavolino di un caffè dove di fermo spesso per gustare un cannolo siciliano.

Tornerei nelle Langhe dove ho affetti, che potrei definire stabili, e mi scalderei il cuore con un bicchiere di amato Dolcetto.

Tornerei a Parma, elegante e bellissima, dalla gastronomia opulenta, Parma la città dalla quale proviene il ramo materno dei miei antenati.

E tornerei ad Assisi, Vicenza, Agrigento, Ravenna, Torino, Bologna, Orvieto, Siena, Trieste, Trapani e tornerei in tutti i luoghi che ho amato e li ritroverei come vecchi amici mai dimenticati

A pensarci bene l’Italia è così ricca di città d’arte, di siti archeologici e storici, di paesaggi mozzafiato che c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Sono pronta a ripartire, con la mia mascherina, con tutte le cautele e i timori del caso, con tutte le limitazioni, ma con la solita voglia di scoprire, di capire e di imparare.

Firenze

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.