Cantando sotto la pioggia.

Oggi è stata una giornata piovosa che ha alternato una pioggia leggera a rovesci intensi in perfetto stile temporale estivo.

La pioggia ha logicamente frenato il desiderio di uscire di casa che, nell’ultima settimana, ha preso un po’ tutti ed è stata un deciso deterrente contro gli assembramenti (sotto il monsone con l’ombrello non solo è un problema assembrarsi, ma anche camminare senza tornare a casa fradici).

La pioggia ha impedito anche la mia sessione quotidiana di giardinaggio da balcone anzi, durante i momenti più intensi, scrutavo un po’ preoccupata i miei fiori percossi dal vento e dagli acquazzoni.

Eppure, anche sotto la pioggia, il “mio” merlo canterino, che mi tiene compagnia ogni giorno dalla sommità dell’albero davanti al mio balcone, era lì, imperterrito, con le piume un po’ arruffate, incurante delle secchiate d’acqua che il cielo gli rovesciava addosso e cantava con tutta la forza che aveva in corpo.

Il “mio” merlo è proprio un tipo tosto.

Cavenago di Brianza - Dal balcone

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