Non perdere la speranza.

Non è facile in questo periodo affidarsi alla speranza, a quella piccola fiammella battuta dal vento che a tratti si ravviva e a tratti si affievolisce.

Non è facile, certo, ma senza la forza che solo la speranza può darci sarebbe difficile affrontare le giornate che sembrano scorrere tutte uguali, in un altalenarsi di emozioni.

Ogni pomeriggio ascolto in modo ormai distratto i numeri e le statistiche, poi all’ora di cena leggo il quotidiano comunicato del nostro Sindaco che ci racconta come è andata la giornata, ci parla dei nuovi contagi, si rallegra con noi per le persone tornate a casa dopo il ricovero ospedaliero, ci esorta a comportarci in modo corretto e ci incita a tener duro, a non abbassare la guardia.

Me lo ricordo a scuola, il nostro Sindaco, ricordo un ragazzino sveglio, ma anche riservato e mi intenerisco quando penso che sulle spalle di quel “ragazzino” oggi grava un peso difficile da sopportare, grava la responsabilità di una intera comunità, gravano le decisioni che devono essere prese per il bene di tutti e i dubbi e i timori.

Alimentare la speranza non è facile, ma necessario, dobbiamo poter credere che usciremo da questo buio, tutti insieme, con calma, senza scomposte euforie, senza fughe in avanti.

Se manterremo i nervi saldi, se non ci faremo prendere dallo sconforto, se riusciremo a tener duro allora, sicuramente, vedremo spuntare l’arcobaleno.

Cavenago - Arcobaleno

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