Archivi giornalieri: 26 Marzo 2020

Il bicchiere mezzo pieno.

Chi mi conosce bene sa che raramente mi lascio abbattere dalle situazioni, anche avverse, in cui vengo a trovarmi, ma che la mia prima reazione di fronte ad un problema è quella di cercare una soluzione e se la soluzione non c’è mi rassegno ad affrontare (o a subire) le conseguenze con l’animo più sereno possibile.

Sono fatta così, non è un merito è la mia natura, ma di fronte ad un dolore o ad una difficoltà cerco sempre la via per viverli senza farmi troppo male.

Sono una persona positiva (in questi giorni forse dovrei usare un’altra espressione, possibilmente meno equivocabile), per me il bicchiere “mezzo vuoto” non esiste, ma cerco sempre di bere dalla vita quel poco che mi può offrire.

Alla mattina, quando mi sveglio e mi guardo intorno e sono già contenta perché è iniziata una nuova giornata e ogni giornata porta il suo fardello di difficoltà e di gioie.

Spesso le gioie sono minuscole e leggere, come il primo caffè e i fiori sul balcone e il cielo sereno e un piatto venuto particolarmente bene e un frutto saporito e le tante piccole situazioni che incontro nella mia giornata.

Ma non ignoro le difficoltà, mi pesa non poter uscire a passeggiare, mi pesano le notizie angoscianti, mi pesa dover stilare una lista della spesa settimanale tenendo conto che molte merci sono introvabili e bisogna studiare delle alternative, mi pesa non poter fare programmi se non a brevissima scadenza, ma non mi lascio abbattere perché so bene che è inutile lottare contro ciò che non si può cambiare e che non dipende da noi.

Forse la serenità mi viene da una preghiera del teologo Reinhold Niebuhr che ho letto tanto tempo fa e che ha decisamente cambiato la mia vita:

“Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso,
e la saggezza per conoscere la differenza.”

Forse il mio bicchiere “mezzo pieno” non è solo ottimismo, ma consiste nell’aver imparato “quella” differenza.

Pasturo