Sereno anche se…

Forse oggi non è stato un giorno proprio sereno a causa delle notizie sul contagio da Coronavirus, che ricordano un bollettino di guerra, se non nella sostanza sicuramente nei toni, e poi le scuole chiuse, le funzioni religiose sospese, i cinema, i teatri e i musei con le porte sbarrate.

Dai centri commerciali intorno arrivano notizie di “assalti ai forni” di manzoniana memoria, di scaffali vuoti come all’epoca della guerra del Golfo, di tempi di attesa biblici alle casse.

A voler ben guardare c’è poco da stare sereni e non solo per la paura del virus, ma per il timore per le conseguenze sociali ed economiche che questa situazione di forzato blocco delle attività turistiche, industriali e commerciali produrrà fatalmente e non solo nell’immediato futuro.

Oggi sono stata un po’ in volontario isolamento, ho sistemato un po’ la casa, ho fatto il bucato, ho letto un po’, ho sistemato le foglie secche delle mie piantine sul balcone e mi sono appisolata davanti all’ennesimo notiziario televisivo.

E poi sono uscita per andare a trovare mia madre e, mentre tornavo a casa, mi sono trovata di fronte al tramonto, un tramonto stupendo dopo una giornata di cielo sereno (almeno quello) e di colpo l’inquietudine che avevo dentro si un po’ sciolta, e mi sono incantata a guardare il cielo e ho cominciato a pensare che, in fondo, affrontare la vita con realismo, certo, ma anche con un po’ di ottimismo non può fare male e che anche la bellezza può aiutare a stare bene e che, sembra ovvio, stare bene fa bene.

Cavenago di Brianza - Tramonto

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