Il parlamentare “ostaggio”.

Ecco, se c’è una cosa che mi fa impazzire degli inglesi, è il rispetto delle tradizioni, tradizioni spesso anacronistiche e sempre curiose, ma forse proprio per questo affascinanti, che vengono mantenute anche nei momenti difficili per il Regno Unito.

La cerimonia di apertura del Parlamento, per esempio (come quella che si è svolta oggi), è accompagnata da alcuni momenti legati alla tradizione che potrebbero far sorridere, ma che mantengono intatto il loro significato storico.

Innanzitutto, primo dell’arrivo della sovrana, le cantine del Parlamento vengono accuratamente ispezionate con una lanterna dai Beefeater (le guardie della Torre di Londra) per scongiurare un attentato, in ricordo della “congiura delle polveri” del 1605, con la quale alcuni cattolici inglesi complottarono per attentare alla vita del sovrano protestante Giacomo I, facendo esplodere il palazzo proprio durante la cerimonia di apertura.

Il progetto fallì, ma il mancato attentato viene ricordato ancora oggi, il 5 novembre, durante la Bonfire Night, con fuochi d’artificio e falò nei quartieri (“Remember, remember, the fifth of November” recita la filastrocca).

L’altra usanza decisamente curiosa prevede che un deputato venga inviato come “ostaggio” a Buckingham Palace, prima della partenza della sovrana, per garantire la sua incolumità.

Anche questa usanza risale al passato, ai tempi di Carlo I quando, a causa dell’ostilità del Parlamento, per il re non tirava sicuramente una buona aria ed era meglio, per il sovrano, garantirsi il ritorno a casa con un ostaggio.

Come è tradizione (naturalmente) la regina non tiene un discorso, ma legge un intervento stilato ed approvato dal Governo che governa in suo nome.

Sarà per questo rispetto delle tradizioni che affondano le loro radici nella storia che il Regno Unito mi affascina tanto.

Londra - Buckingham Palace

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