La memoria offesa.

La vicenda è nota: è stata pubblicata una vignetta nella quale un piccolo Boris Johnson, che brandisce gioioso una bandierina britannica, fugge da un’Europa rappresentata come il campo di sterminio di Auschwitz.

L’immagine, che evidentemente voleva essere ironica (… ma con scarso successo) ha sollevato critiche da più parti fino a che non sono intervenuti i curatori dell’
Auschwitz Memorial con un tweet in inglese e in italiano (hai visto mai che a Roma ci sia qualche problema di traduzione), che redarguisce in modo deciso gli autori: “Arbeit macht frei” era un’illusione cinica che le SS davano ai prigionieri di Auschwitz. Quelle parole sono diventate una delle icone dell’odio umano. È doloroso per la memoria di Auschwitz e delle sue vittime vedere questo
simbolo strumentalizzato e vergognosamente abusato.

La vignetta offende non solo le vittime dello sterminio, ma anche quanti, pur tra mille difficoltà, credono ancora nell’Europa e nei suoi valori.

Per inciso l’autore è corso ai ripari (si fa per dire) sostituendo il famigerato cancello del lager con la tazza di un water… e se la toppa non è peggiore del buco poco ci manca.

Auschwitz - Birkenau

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