Misteri della natura umana.

Mi aggiro tra gli scaffali del supermercato osservando tutta la merce esposta nella vaga speranza di riuscire a ricordare i prodotti per acquistare i quali mi sono decisa ad uscire di casa e che, viste la mia psicolabilità e la mia allergia alle liste della spesa, ho allegramente dimenticato.

Mi imbatto in uno scaffale di cibi dietetici ed integratori vari e noto, con un po’ di sconcerto, che tra le tisane linfodrenanti e quelle disintossicanti fa bella mostra di sè un barattolo di Nutella di proporzioni molto generose.

E’ evidente che il barattolo si trovi lì a causa di un improvviso ripensamento (forse la vista dei cibi “sani” ha provocato un repentino senso di colpa che ha spinto il potenziale acquirente a rinunciare all’acquisto), ma quello che mi disturba di più è l’attacco di pigrizia che ha impedito al “personaggio” di riportare l’oggetto sullo scaffale dove l’aveva preso.

Ancora più sconcertante è scoprire una confezione di surgelati (minestrone o verdure in genere) abbandonata, triste e molliccia, dalle parti della biancheria: quando mi succede (e purtroppo mi succede abbastanza spesso) oltre a consegnare alla cassiera il surgelato, che ormai tutto è tranne che surgelato, mi soffermo a chiedermi che cosa possa spingere una persona “normale” ad abbandonare un surgelato, o altra merce facilmente deteriorabile, un po’ dove capita.

Forse si tratta semplicemente di una fantasiosa forma di terrorismo.

Milano - Expo 2015

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