Un po’ di nostalgia.

Due anni fa, proprio in questi giorni, ero da poco reduce da un breve viaggio a Itaca, l’isola leggendaria di Ulisse, la piccola macchia verde nello Ionio, circondata da isole più grandi e per certi versi altrettanto famose come la rocciosa Cefalonia e Zante di foscoliana memoria e Corfù, meta prediletta dell’Imperatrice Sissi.

Mentre il traghetto lasciava il porto per attraversare il piccolo braccio di mare che la divide da Cefalonia sentivo già un’acuta nostalgia per la piccola isola, per i paesini dove la vita trascorre tranquilla e silenziosa, per le pietre antiche sepolte fra gli ulivi, per le spiagge affacciate su un mare dalle mille sfumature, per il Margarita Cafè di Stavros dove si viene accolti non come clienti, ma come amici, per il minuscolo negozio che vende le tipiche caramelle alla cannella, per le case dai muri bianchi bianchi con le porte e le finestre azzurre azzurre.

Nei due anni passati dal mio ritorno ho visitato tante città italiane ed europee, ho ammirato panorami suggestivi, ho respirato altre atmosfere, ma Itaca continua ad occupare un angolo del mio cuore, forse perchè in quel piccolo angolo di mondo ho stretto amicizie e ho trovato delle compagne di viaggio con cui condividere le emozioni e gli stupori.

Monastero di Kataron - Itaca (Grecia)

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