Il ratin.

Ratin, nella lingua meneghina, significa “topolino” e stava ad indicare un piccolo aggeggio che, quando la Galleria Vittorio Emanuele era illuminata a gas, prima che nel 1883 venisse costruita la centrale elettrica a carbone di via di Santa Redegonda, correva lungo un binario posizionato a trenta metri dal suolo e, grazie ad uno stoppino fiammeggiante, accendeva il gas che usciva dagli ugelli.

Lo spettacolo della Galleria illuminata doveva essere notevole, ma il vero e proprio spettacolo doveva essere il Ratin che correva alla base della cupola e rendeva lo spazio scintillante ed elegante.

Oggi il piccolo “topolino” si trova a Palazzo Morando, dove ha sede il “Museo Costume Moda Immagine”, chiuso in una teca di vetro e sembra un po’ “l’oggetto misterioso”.

Anche questo è un aspetto della storia della città che forse pochi conoscono, ma che merita di essere ricordato.

Milano - Palazzo Morando - El Ratìn

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