Archivi giornalieri: 2 Maggio 2019

Quando il bon ton si chiamava “educazione”

Un tempo non si parlava di “bon ton”, anzi forse non si parlava neanche tanto di “buona educazione”, non se ne parlava, ma i genitori e tutti gli adulti che vivevano a stretto contatto con un bambino si prodigavano per insegnargli le regole di comportamento, quelle elementari norme che dovevano fare di lui una persona civile e rispettosa del prossimo.

L’insegnamento era sempre accompagnato dall’esempio e un bambino, o nel mio caso una bambina, che cresceva in mezzo ad adulti che rispettavano le regole che enunciavano con le parole imparava “naturalmente” come comportarsi.

Se non lo faceva c’era spesso l’ammonimento, c’era il richiamo, c’erano le frasi ripetute come un mantra “giù i gomiti dal tavolo”, “non parlare con la bocca piena”, “stai composta”, “saluta gentilmente”, “ringrazia”, “di’ per favore”, “non interrompere le persone che stanno parlando” e via dicendo.

Quando viaggiavo sui mezzi pubblici sapevo che avrei dovuto cedere il posto alle persone anziane: “Stai in piedi che diventi grande”, mi dicevano in tono vagamente consolatorio e così ho imparato, come ho imparato tante altre regolette facili facili, forse un po’ noiose, ma necessarie.

Vorrei sapere cosa hanno insegnato al bambino di sei o sette anni che oggi viaggiava in metropolitana, praticamente sdraiato su due sedili (di quelli “a onde” delle carrozze più recenti) accanto alla mamma, con un monopattino che insidiava le caviglie dei numerosi viaggiatori, alcuni dei quali dotati di capelli grigi come me, che ingombravano il vagone.

Quando il bon ton si chiamava semplicemente “educazione” la madre lo avrebbe invitato ad alzarsi e a recare meno disturbo possibile agli altri viaggiatori.

Ma questo è veramente il “passato remoto”.

Milano - Citylife Natale 2017