Un po’ terrificante, ma …

Ne avevo sentito parlare spesso, ma non avevo mai avuto l’occasione di visitare la cappella ossario annessa alla chiesa di San Bernardino alle Ossa che sorge tra Via Larga e il Verziere.

L’edificio, a pianta quadrata, ha le pareti quasi completamente ricoperte di teschi ed ossa che si trovavano nell’antico ossario, distrutto nel 1642 dal crollo del campanile della vicina Basilica di Santo Stefano in Brolo, e dai resti umani riesumati nei cimiteri soppressi dopo la chiusura dell’ospedale locale, avvenuta nel 1652.

E’ inutile dire che, nella cappella, si espira un’atmosfera vagamente inquietante che ispira pensieri compunti sul destino dell’uomo.

Qualche turista si aggira un po’ stranito, qualcuno ridacchia nervosamente quasi ad esorcizzare il timore che tutti quei teschi dalle orbite oscure incutono anche agli spiriti più spavaldi.

San Bernardino alle Ossa merita sicuramente una visita, magari non in una tetra giornata di nebbia.

Milano - San Bernardino alle ossa

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