Un’altra Milano.

C’è la Milano dei monumenti, dei turisti in file più o meno ordinate, del Quadrilatero della moda con le vetrine scintillanti, dei caffè e degli aperitivi (chi si ricorda la “Milano da Bere”?), dei locali sui Navigli.

E poi c’è l’altra Milano, quella dove la gente vive e lavora, la Milano che non si sposta con i bus gran turismo o i taxi, ma sotto terra, in metropolitana, o sotto il cielo con i tram sferraglianti, la Milano dei mercati che si snodano nei quartieri, affollati di gente che non “fa shopping”, ma più normalmente “fa la spesa”, di gente che non ammira i monumenti e i grattacieli perché li vede tutti i giorni.

Oggi, mentre andavo a Niguarda con il tram numero 5, un tram decisamente “vintage” con i sedili ancora in legno (proprio come i tram della mia infanzia), mi sono persa ad osservare la città della gente e non dei turisti, la città che corre, che non ha tempo da perdere, che vive.

Respiro aria di casa perchè è in “questa” Milano che mi sento veramente a casa.

Milano - Università  Bocconi

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