Vita privata di Umberto I.

Grazie alle Giornate del Fai di primavera ho avuto l’opportunità di visitare Villa Zendali a Vedano al Lambro, un elegante edificio di inizio ‘800 che, nei vari passaggi di proprietà, appartenne per alcuni anni al re Umberto I.

La villa fu costruita dalla famiglia Mellerio Somaglia e, nel 1878, fu acquistata da Umberto di Savoia che ufficialmente soggiornava, durante la villeggiatura, nella vicina Villa Reale di Monza, dono di nozze di Vittorio Emanuele II al figlio in occasione del matrimonio con Margherita.

Villa Zendali fu acquistata come casino di caccia, ma il sovrano la utilizzò spesso per i suoi incontri con l’amante amatissima, la duchessa Eugenia Bolognini Litta Visconti, donna di bellezza leggendaria, che possedeva una residenza adiacente.

Il legame tra il re e la bella duchessa era ben noto anche perchè il sovrano si era fatto costruire un percorso, completamente illuminato, che univa la Villa Reale con il casino di caccia.

La Villa Zendali conserva soffitti finemente decorati a stucco, i caminetti, gli ovali affrescati sopra le porte, le boiserie e soprattutto l’imponente scalone in legno e ferro battuto che permette di salire al piano nobile.

Dopo l’assassinio del sovrano, il 29 luglio del 1900, il nuovo re Vittorio Emanuele III ruppe ogni legame con la città: la Villa Reale fu chiusa, il sentiero luminoso cancellato e Villa Zendali cadde così nell’oblio.

Vedano al Lambro - Villa Zendali
Vedano al Lambro - Villa Zendali

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