Una settimana impegnativa.

Sono un po’ stanca, oggi, dopo una settimana passata a fare cose che adoro, ma che hanno richiesto impegno, ma si tratta di una stanchezza “buona”, di una stanchezza solo fisica (perché l’anagrafe è quella che è), mentre lo spirito non è stanco, anzi oggi “dentro” mi sento una ragazzina.

La settimana appena conclusa è iniziata domenica scorsa a Venezia, per il carnevale,ed è stata una giornata intensa, piena di sole e di colori.

Poi, martedì, dopo le prove un po’ ansiogene dello spettacolo “Ritratti di donne” ho avuto giusto il tempo di farmi una doccia ed andare al cinema per la proiezione di “Green Book”, il film che ha vinto l’Oscar, e che mi ha divertito e commosso.

I giorni seguenti sono passati tra le mie solite occupazioni, le visite a mia madre e le faccende domestiche, sempre con in mano gli appunti per lo spettacolo.

Non mi sono quasi accorta dell’8 marzo, ma tanto si sa che per me l’8 marzo è una data da dimenticare, perchè penso che le donne vadano celebrate ogni giorno dell’anno.

Ieri è stata un’altra giornata piena: la sveglia all’alba, la corsa veloce in metrò per andare a “Fa’ la cosa giusta” allo stand di “Mamma Lingua” e poi il ritorno a casa, un boccone veloce, trucco e parrucco e finalmente “Ritratti di donna” che mi ha impegnato tutto il pomeriggio.

Sono un po’ stanca, dicevo, ma sono contenta come una Pasqua.

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