Gli insegnanti bistrattati.

Spot pubblicitario di un gestore dell’energia: interno, giorno.

Una portiera un po’ impicciona (evidentemente in agguato da ore) sta spolverando un enorme ficus nell’androne di un palazzo signorile, quando entra in scena un signore dall’aria un po’ dimessa che la donna apostrofa prontamente: “Professore, è arrivata la bolletta della luce”.

Il pover’uomo si avvicina alle cassette della posta e si ritrova una busta enorme dal peso insopportabile, mentre la portiera continua ad osservarlo con aria di compatimento (… e, a quanto sembra, con un velato disgusto).

Poi entra in scena un giovane aitante, il “Signor Marco”  e al solo vederlo la portiera si illumina, sorride, scodinzola e gli mostra una busta piccola piccola (che evidentemente corrisponde ad una spesa irrisoria).

La morale della favola è semplice: il professore (… che magari insegna persino matematica) non è in grado di fare i conti e di risparmiare sull’energia, mentre il “Signor Marco”, che non si capisce bene cosa faccia nella vita, è molto più in gamba, in grado di badare a se stesso e alle sue finanze e persino bello.

Ma è mai possibile che gli insegnanti, oltre che dagli allievi e dai genitori,  siano bistrattati persino dalla pubblicità?

Polonia - Varsavia

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