Natura morta.

Eccola lì, inondata di luce nella sala buia,  “La canestra di frutta” del Caravaggio, uno dei gioielli più preziosi della Pinacoteca Ambrosiana.

Emozionante nella sua estrema verità sembra balzare fuori dallo sfondo chiaro e uniforme, la frutta un po’ bacata, le foglie che si accartocciano sembrano raccontarci il fluire del tempo e della vita, sembrano indicare una caducità delle cose umane con un linguaggio sincero, disperato e, in qualche modo, spietato.

Le foglie e la frutta, gli acini d’uva, i fichi maturi sono rappresentati, così come il vimini della canestra, con una precisione, con una ricchezza di dettagli che ricordano i maestri fiamminghi.

Mi affascina sempre questo piccolo dipinto senza tempo, così moderno e così antico, così semplicemente espressivo.

Milano - Pinacoteca Ambrosiana (La canestra di frutta)

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