Sapori di una volta.

Qualche giorno fa ho fatto un giro veloce a Cremona, più che altro per visitare una scuola, ma sono riuscita a trovare un po’ di tempo per fare un giro in centro, per dare un’occhiata al Duomo e al Torrazzo (… e prendere l’impegno di tornare al più presto per una visita approfondita) e per mangiare un boccone in un ristorante a pochi passi dalla piazza monumentale.

In realtà il boccone era un ricco piatto di bollito misto accompagnato da salsa verde e da una sontuosa mostarda (di Cremona appunto).

Non mi capita spesso, anzi non mi capita quasi mai, di mangiare il bollito perchè non è uno dei piatti che cuciniamo visto che piace solo a me, ma è un piatto che mi ricorda l’infanzia e ha un po’ il sapore della festa, un piatto che accosta la consistenza particolare della lingua alla delicatezza del lesso al gusto speziato del cotechino.

Ma l’elemento davvero festoso è (ed era) la mostarda, coloratissima, dolce e piccante al tempo stesso.

Da bambina adoravo la mostarda, che sulla nostra tavola compariva solo a Natale o giù di lì, mi divertivo a pescare le ciliegie, che erano in assoluto le mie preferite, e gli agrumi dalla scorza leggermente amara e i fichi dalla consistenza morbida.

La breve sosta a Cremona ha permesso a tanti piacevoli ricordi di riaffiorare e non vedo l’ora di tornare.

Cremona - Gastronomia

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