Gli orfani di “Ulisse”.

Sono un’accanita spettatrice di “Ulisse – Il piacere della scoperta” (una delle rare trasmissioni televisive che seguo) e ieri sera, con un po’ di disappunto, ho scoperto che quella sull’Imperatrice Elisabetta d’Austria è stata l’ultima puntata della stagione.

Questa stagione (brevissima del resto) è stata particolarmente ricca: dopo la “Notte a Pompei”, ha percorso lo splendore della Sistina, i fasti di Cleopatra, l’orrore della Shoà, con sensibilità e profondità, con il garbo di Alberto Angela, con le voci incomparabili di Gigi Proietti e Luca Ward, con immagini di raffinata bellezza.

“Ulisse” è un buon modo per trascorrere la serata immergendosi in storie mai banali, staccandosi per poche ore da una televisione fatta di isole, fratelli, dibattiti sopra le righe, pettegolezzi e amenità consimili, “Ulisse” è una trasmissione colta, ma non saccente, interessante e mai noiosa, una trasmissione che insegna arte e storia come andrebbero sempre insegnate: in modo divertente, un esempio di come può essere la “buona” televisione..

E adesso?

A noi orfani di “Ulisse” non resta che aspettare fiduciosi la prossima stagione.

Roma - Il Ghetto

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