Archivi giornalieri: 9 Ottobre 2018

Ricordando il Vajont.

La sera del 9 ottobre 1963 una frana di 270 milioni m³ di roccia si staccava dal monte Toc e precipitava nel bacino artificiale sottostante sollevando un’onda alta più di duecentocinquanta metri di altezza che colpiva gli abitati di Erto e Casso, a monte della diga, e cancellava dalla faccia della terra la cittadina di Longarone che si trovava ai piedi della diga.

Non è questo il luogo per ricordare le cause del disastro, trattate diffusamente nelle carte processuali, nei libri e nel lavoro teatrale, emozionante e illuminante, di Marco Paolini, per quanto mi riguarda questo è il luogo del ricordo e del dolore.

Il ricordo è quello di una bambina di dieci anni che, a scuola, sente la maestra raccontare della tragedia, vede le fotografie della devastazione sulla prima pagina di un quotidiano e non capisce, ma intuisce, forse per la prima volta, la precarietà della vita umana.

Il dolore, invece, l’ho provato compiutamente lo scorso anno, in una giornata grigia, con i piedi sulla diga e lo sguardo che correva dalla frana mostruosa che ingombra la valle alla città di Longarone, laggiù, nella valle del Piave, quasi nel centro di un immaginario mirino.

E un altro sentimento si è fatto strada, il sentimento della rabbia impotente per il disprezzo della vita umana.

Vajont (Belluno)

Vajont (Belluno)

Vajont (Belluno)