Mi piace portare a spasso mia madre in giornate come quella di oggi, con il paese invaso dai suoni e dai profumi della festa e il sole ancora caldo che sfiora la pelle.
Mia madre non può vedere le persone, l’animazione delle vie, i colori, le bancarelle, ma le descrivo ogni cosa e lei riesce a ritrovare nei suoi ricordi sepolti nel buio da tanti anni le immagini che le mie parole tentano di evocare.
Ed è contenta così, contenta di andare a spasso, contenta di sedere al tavolino di un caffè, di scambiare quattro chiacchiere, di vivere una giornata di festa con i suoi cari, di “vedere” il mondo attraverso i miei racconti.