Quando un gruppo di connazionali è in viaggio all’estero invariabilmente, ad un certo punto, comincia a serpeggiare un vago disagio da mancanza di spaghetti (o maccheroni, pennette, paccheri …. o di qualsiasi altro tipo di pasta).
Allora i nostalgici vacanzieri cominciano a sognare un ristorante italiano ben sapendo che, anche qualora si riuscisse ad ottenere un piatto di pasta, il gusto non sarebbe neanche lontanamente confrontabile con i sapori ai quali siamo abituati.
La Polonia non fa eccezione infatti il pasto comincia, di solito, con un’insalata o una zuppa, seguita da un piatto di carne o pesce accompagnato da verdure di vario genere.
Vagheggiare spaghetti o maccheroni non serve, è molto meglio assaggiare nuovi sapori anche perchè la conoscenza di un popolo e della sua cultura passa anche dal cibo, inoltre ritengo che se un’intera nazione non si è estinta è segno che i suoi piatti sono adatti al consumo umano.
E poi le zuppe sono veramente saporite.