Compiti delle vacanze.

Mentre mi godo gli ultimi raggi di sole che filtrano tra gli alberi dal balcone vicino al mio arrivano le voci di due bimbe e di un nonno impegnati nel rito estivo dei compiti delle vacanze.

“In un cortile ci sono sette galline ed ognuna becca dodici chicchi di mais, quanti chicchi di mais beccheranno in tutto?” legge con impegno la più piccola delle due e, dalla sua vocina piena di punti interrogativi, mi chiedo quante galline abbia visto in vita sua e quanti chicchi di mais allo stato brado (e non rigorosamente inscatolati).

Con qualche difficoltà si arriva al risultato e intanto mi chiedo che senso abbiano questi problemi così avulsi dalla realtà quotidiana di due bimbe di questo secolo (probabilmente cittadine).

Ho sempre assegnato pochi compiti per le vacanze, anche perchè memore della tortura a cui siamo stati sottoposti per anni mio figlio, mio marito ed io, ho sempre preferito consigliare qualche lettura o invitare i ragazzi ad osservare attentamente i luoghi delle vacanze per poterne poi parlare una volta tornati in classe (esercizi di osservazione, descrizione, approfondimento lessicale e chi più ne ha più ne metta).

In fondo è inevitabile che i ragazzi dimentichino durante l’estate, ma se hanno lavorato bene durante l’anno, dopo pochi giorni i ricordi riaffiorano e si può ricominciare ad imparare.

Cavenago di Brianza - Festa di Saracch

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