Sana e robusta Costituzione.

Qualcuno la definisce “la più bella del mondo”, qualcuno la giudica “vecchia” e per certi versi superata, ma, con i suoi 139 articoli (uniti a 18 disposizioni transitorie e finali),  è comunque la Costituzione della Repubblica Italiana, è la “nostra” Costituzione e oggi compie settant’anni perchè il 27 dicembre 1947 fu promulgata dall’allora Capo provvisorio dello Stato Enrico de Nicola (sarebbe entrata in vigore ufficialmente solo il 1 gennaio 1948).

E’ una matura signora, a mio parere ancora interessante, che molti citano, ma talvolta ho l’impressione che pochi conoscano a fondo.

A me piace pensare ai miei genitori che settant’anni fa erano dei giovani cittadini di una giovanissima Repubblica.

Mia madre aveva poco più di ventun anni, lavorava in un ufficio e per andare a lavorare attraversava ogni giorno la Milano ancora ferita dai bombardamenti, da poco viveva in una casa alla Bovisa dove era andata ad abitare dopo che la sua casa di via Legnano era crollata sotto le bombe dell’agosto del ’43 ed era stata “sfollata”, con tutta la sua famiglia, in una scuola in Brianza.

La immagino attraversare la città, timida, con i vestiti che denunciavano una dignitosa povertà, ma ordinati e puliti, con la borsetta nera stretta tra le mani.

Mio padre aveva ventisette anni, era da pochi mesi tornato dal Sudafrica, era magrissimo e provato nel corpo e nell’anima dalle sofferenze della guerra e della prigionia, aveva ripreso a lavorare nella ditta vicino a Monza dove lavorava da ragazzo, prima che la guerra lo strappasse agli affetti e ad una spensierata giovinezza, lo rivedo deluso, invecchiato anzi tempo, ma forte (perché era un uomo forte) e pronto a rimboccarsi le maniche e a ricominciare a vivere in una Italia che non riconosceva più.

Non so se allora avessero capito l’importanza del momento storico, ma so che la loro vita seguente è sempre stata improntata, forse  inconsapevolmente, ai valori che hanno ispirato i Padri Costituenti.

Di questo e di quello che mi hanno insegnato vado giustamente orgogliosa.

Milano 13 febbraio 2011

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