Vacanze di Natale.

Sembra il titolo di un “cinepanettone”, ma in realtà si tratta della condizione in cui mi trovo da oggi pomeriggio quando, tra alte grida di giubilo, è suonata l’ultima campanella dell’anno.

I ragazzi sono usciti dall’aula vocianti e allegri per le due settimane (giorno più giorno meno) di riposo che ci attendono e anch’io, pur cercando di mantenere un contegno serio e dignitoso, avevo voglia di saltellare per la gioia.

Ora mi attendono giorni in cui coltivare gli affetti, curare la casa, cucinare il mitico cappone ripieno natalizio, oziare un po’, mangiare un po’ troppo, mi attendono un viaggio per Capodanno e il tradizionale giro a Milano nel pomeriggio di Natale, con una fetta di panettone artigianale e un buon calice di spumante a casa degli zii.

Non so se in questi giorni riuscirò veramente a riposare, ma penso che avrò modo di dedicarmi un po’ a me stessa e la prospettiva è decisamente piacevole.

Ornago

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