Documenti e ricordi.

E’ uscita, sul sito dell’Istituto, la circolare a titolo “Quiescenza 1/9/2018” e ho cominciato a raccattare i documenti da presentare in segreteria per presentare la domanda per andare in pensione (perché di questo si tratta).

E’ un po’ buffo il termine “quiescenza”, mi fa pensare al riposo, ad una panchina al parco, ai libri che non ho mai avuto il tempo di leggere, agli armadi che non ho mai il tempo di riordinare.

Rileggo i documenti per assicurarmi che sia tutto in ordine, ripercorro le date, i lunghissimi quarantadue anni passati in un’aula scolastica, rivedo i visi di tanti ragazzi perché il mio lavoro consiste anche in una lunga teoria di relazioni e di persone e non solo in nozioni da trasmettere con più o meno successo.

So già che mi mancherà il mio lavoro, ma sono anche consapevole che, prima o poi, bisogna tentare di smettere, bisogna provare a fare altro, ad inventarsi un’altra vita.

Spero solo di non finire, un po’ annoiata, ad osservare qualche cantiere stradale.

Cavenago Le Foppe

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