In questa estate sballata, qui tra le mie montagne, siamo passati in poche ore da temperature africane alla pioggia esagerata, alle grandinate, al vento violento che piega gli alberi e scoperchia i capannoni industriali e la temperatura è crollata all’improvviso proiettandoci in un clima già quasi autunnale.
Ieri i temporali si sono susseguiti senza pietà per tutta la giornata costringendoci a chiuderci in casa con la tentazione (inimmaginabile fino a pochi giorni fa) di accendere il camino.
Passare dalla limonata ghiacciata alla tisana bollente in poche ore non fa bene, ma non si può trovare un rimedio: il tempo è così e bisogna prenderlo come viene.
Questa mattina finalmente è spuntato di nuovo il sole, il cielo è pulito e c’è una temperatura mite, anche se l’ombra è percorsa da un brivido fresco che sembra annunciare la fine dell’estate, di quell’estate anomala e torrida alla quale probabilmente dovremo fare l’abitudine.