Una delle grandi libertà delle vacanze è non dover puntare la sveglia ( se non per non perdere un aereo) e magari alzarmi presto ugualmente, ma non perché devo rispettare un orario, ma perché ho voglia di farlo.
Soffro sempre un po’ quando la sveglia mi strappa dal sonno e apro gli occhi di colpo e non so mai bene che giorno è e ci vuole un po’ di tempo prima di mettere a fuoco la realtà e allora non c’è dono più grande della suoneria della sveglia che resta in silenzio.
E’ una gran bella libertà che si unisce alla libertà di leggere un libro a qualsiasi ora del giorno (e non solo alla sera prima di dormire) e alla libertà di leggere un libro un po’ sciocco o un po’ inutile o un po’ leggero, leggere senza impegno, senza neppur sforzarmi di capire e di ricordare.
La vacanza è questo: un tempo sospeso nel quale è anche possibile annoiarsi o perdere tempo senza rimorsi.
La vacanza è uno spazio vuoto che non è obbligatorio riempire.