Anche se siamo ormai in vacanza tutte noi ci siamo portate a casa un po’ di lavoro arretrato, di verifiche da correggere, di lezioni da preparare e continuiamo a comunicare, proprio come se fossimo in aula professori, raccontandoci le ultime novità dalle nostre classi, condividendo progetti, insomma, continuando a lavorare insieme.
Ho l’impressione che le vacanze non siano mai veramente “vacanze”.
Tra i messaggi arrivati oggi ce n’era uno veramente simpatico, scritto da una collega in modalità “correzione verifica di letteratura”, che diceva più o meno così: “Lo sapevate che la Divina Commedia è divisa in tre cantoni?”.
Ovviamente la confusione tra “cantoni” e “cantiche” è una delle classiche “cantonate” dei nostri ragazzi che spesso si producono in esempi di comicità involontaria degni di uno spettacolo di cabaret.
Così come ogni tanto confondono l’Innominato con “l’innominabile”, i kamikaze con il kamasutra, per tacere dell’apostrofo posizionato arbitrariamente nel nome di Lutero.
Forse i nostri ragazzi non sono un po’ superficiali e confusionari, forse sono semplicemente geniali.