Il “dopo pagella”.

I giorni che seguono la consegna dei documenti che certificano la valutazione del primo quadrimestre (per i non addetti ai lavori le “pagelle”) sono molto particolari: in classe si vive in un’atmosfera un po’ ovattata, in un limbo nel quale tutti sembrano muoversi quasi in punta di piedi, in una sorta di territorio incognito che non assomiglia alla classe di pochi giorni prima.

Di solito chi ha ricevuto valutazioni positive, lungi dal sentirsi appagato, si impegna per mantenere e, se possibile, migliorare la posizione acquisita (un peggioramento sarebbe considerato un’onta inaccettabile) e quindi cerca di stare attento, di prendere appunti, di fare interventi per chiedere chiarimenti o proporre idee, interpretazioni per contribuire al lavoro di tutti.

Chi ha ricevuto valutazioni meno positive si sente un po’ in clima da Capodanno (quello dei buoni propositi) e cerca di no distrarsi, di ascoltare le lezioni, di svolgere gli esercizi.

Gli insegnanti, da parte loro, grati per questo clima quasi idilliaco del tutto inatteso, danno il massimo per sfruttare il momento, per approfondire, per rendere le lezioni vivaci, per coinvolgere i ragazzi che, incredibilmente, sembrano desiderosi di farsi coinvolgere.

Peccato che, di solito, il “dopo pagella” duri poco.

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