Nella civilissima Milano.

Non è passata neppure una settimana da quando anche a Milano sono state poste le prime “Pietre d’inciampo“, i sampietrini collocati davanti alle case dove vivevano gli ebrei deportati ed assassinati nei campi di sterminio, e già è stata imbrattata con la vernice nera quella posta in via Plinio al numero 20, in ricordo di Dante Coen.

Lo sfregio, che è segno di ignoranza e viltà, non offende solo la memoria di un uomo innocente ucciso dalla barbarie nazista, ma offende l’intera città, la Milano civile e democratica della quale vado fiera e nella quale mi onoro di essere nata.

Praga

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