Da sola.

In fondo non mi dispiace viaggiare da sola perché posso visitare città e musei con i miei ritmi, che sono dettati spesso da interessi ed emozioni, mi piace camminare con il passo veloce o salire su di un taxi quando sono stanca di camminare, mi piace fermarmi per pranzare quando ho fame o sedermi in un caffè quando ho bisogno di coccole, senza rispettare orari convenzionali o programmi.

Così ho visitato Cracovia, da sola, senza orari e senza programmi, decidendo dove andare e cosa vedere senza limiti, magari soffermandomi nella piazza  del Mercato in attesa del calare della sera o aspettando, nel cortile del Collegium Maius, lo spettacolo dell’orologio meccanico, con la curiosità di scoprire (o riscoprire) luoghi affascinanti, con lo stupore dell’incontro con l’arte e la bellezza, cullandomi nelle emozioni senza bisogno di parole.

E poi sono finita in un ristorante ebraico nel Kazimierz davanti ad un’anatra in salsa di ciliegie, incuriosita e stupita dai sapori inusuali, seduta ad un tavolo dal quale potevo osservare la sala e gli altri avventori e il  quartiere al di là della vetrina mentre la mente, libera dalle parole, poteva seguire pensieri e ricordi.

Cracovia

Cracovia - Kazimierz

Cracovia - Kazimierz

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