Prendi una notte di novembre con un po’ di nebbiolina e una pioggerellina leggera, prendi un gruppo di venticinque ragazzini di seconda media e chiudili in una biblioteca, spegni le luci, spargi nelle stanze un po’ di ragnatele e qualche presenza inquietante, scegli qualche racconto giusto, di quelli che lasciano senza fiato anche in un pomeriggio di sole e otterrai una miscela esplosiva.
E’ divertente osservare i ragazzi aggirarsi un po’ intimiditi nei locali che conoscono così bene, è divertente vederli sobbalzare ad un rumore improvviso, è bello vederli ascoltare le letture a bocca aperta, solleticati dalla paura, pronti a fare una battuta o un po’ di baccano per sdrammatizzare la tensione.
La notte in biblioteca è un buon modo per avvicinare i ragazzi alla lettura, per far scoprire loro che le parole possono essere magiche, che ogni tanto spegnere televisione e cellulare può anche essere divertente.
Questa sera c’è stato un buon esempio di collaborazione tra biblioteca e scuola.
P.S.: Sentire dei ragazzini che si informano sui titoli dei racconti per poterli rileggere non ha prezzo
Ancora una volta Sciura Pina si conferma un’insegnante come poche, per le sue idee, la sua disponibilità e la sua voglia di “fare imparare” anzi “fare interessare” gli alunni. Grazie!