Archivi giornalieri: 30 Ottobre 2016

Quando la terra trema.

Quando la terra trema noi uomini moderni, evoluti ed orgogliosi abitanti del terzo millennio, veniamo presi all’improvviso da una sorta di timore ancestrale ed è paura e panico e istinto di sopravvivenza.

Il primo pensiero è quello di fuggire, ma dove?

Non sulle scale, non con l’ascensore, non per strada dove è possibile che si abbattano le strutture più aeree di un edificio (come balconi, tegole, cornicioni e comignoli), ci vuole lucidità e freddezza per restare in casa, vicino ad un muro maestro mentre i lampadari oscillano e i libri cadono dalle mensole e le porte degli armadi si spalancano e gli infissi scricchiolano in modo sinistro e il pavimento sembra gonfiarsi, agitato da onde sempre più ampie.

E poi, quando il mondo si ferma, quando tutto sembra tornare alla normalità ci si guarda intorno, si cerca di valutare i danni e si ricomincia a parlare come se il racconto del terrore vissuto lo esorcizzasse.

E si resta come sospesi, nel timore che il movimento ricominci e ci trovi impreparati.

Il dopo terremoto è il momento delle parole, talvolta inutili se non dannose, e mentre chi si trova nel cuore del sisma lavora per mettere in sicurezza persone e cose, chi è lontano cede alla tentazione della deriva mistica e allora sono anatemi e “punizioni divine” e ricerca di colpe dal sapore complottista.

Il terremoto non si può prevedere, colpisce con la violenza che solo la natura, decisa a muoverci guerra, può mettere in atto e noi uomini siamo come formiche spaventate, non abbiamo colpa dei terremoti, ma possiamo tentare di prevenirne le conseguenze costruendo edifici antisismici o mettendo i sicurezza quegli edifici che per età e arte devono essere conservati perchè sono patrimonio di tutti.

Piango per il cuore dell’Italia così duramente colpito, ma non posso perdonare chi poteva fare e non ha fatto, chi per profitto o semplice ignoranza ha costruito come non si dovrebbe costruire, chi ha sperperato il denaro.

Non credo nelle punizioni divine, ma nelle responsabilità degli uomini sì.

In viaggio verso Roma