Archivi giornalieri: 24 Ottobre 2016

Caput mundi.

Mi chiudo la porta alle spalle dopo tre giorni a Roma un po’ stanca , ma con la mente piena di pensieri, il cuore di emozioni, gli occhi di luce.

Sì perchè la prima cosa che ti colpisce di Roma è proprio la luce che esalta il bianco dei marmi, che disegna ombre nette, una luce limpida e tersa che sembra così innaturale per noi, brianzoli in trasferta, abituati ad un cielo senza colori.

E poi ci sono le emozioni davanti alla grandezza, agli spazi aperti, alla bellezza di questa città che scorre attraverso i secoli e la storia un po’ indolente, un po’ scanzonata, questa città che ha conosciuto e conosce il potere, ma lo tratta senza timore reverenziale, questa città che non si prende sul serio, ma che si commuove e fa commuovere chi attraversa le sue piazze, chi entra nelle sue chiese, chi si raccoglie in preghiera nei luoghi dove la fede è nata ed è ancora viva.

Infine ci sono i ricordi, quelli un po’ goliardici, che di solito fanno da contorno ad un viaggio di gruppo (soprattutto se si tratta di un gruppo di brianzoli in trasferta): ci sono le risate, la rissa sfiorata su un mezzo pubblico stracarico, la bocca della verità un po’ malandrina, le corse per arrivare in tempo a questo o a quell’appuntamento, l’allegria amplificata dalla stanchezza, la gioia di cantare insieme anche se non si conosce bene la melodia (…e anche i testi sono un problema).

Mi chiudo la porta alle spalle e mi scappa un sorriso.

Roma