Andar per sentieri.

Camminare lungo i sentieri ad alta quota è una cosa che ho imparato a fare fin da piccola quando,  trotterellando dietro i passi lunghi e regolari di mio padre, percorrevamo i sentieri, da rifugio a rifugio, spesso sotto improvvisi rovesci che ci colpivano quando eravamo troppo lontani dal punto di partenza per invertire la rotta e troppo lontani dalla meta per sperare di non bagnarci come pulcini.

Poi si arrivava al rifugio, si mangiava un piatto di minestra che scaldava il cuore e si andava a dormire nei cameroni ingombri di letti  castello, con gli zaini posati ai piedi del letto.

Da adulta ho rinnovato la tradizione e, con mio marito e nostro figlio, abbiamo ricominciato ad andare per gli antichi sentieri, magari con un po’ più di attenzione alle previsioni meteorologiche (il che non ci ha impedito comunque di di essere aggrediti da epiche grandinate).

Anche i rifugi, con il passare degli anni, sono diventati meno spartani e qualche volta ci è capitato persino l’incredibile lusso di lavarci con l’acqua calda.

Ma la cosa più importante è la sensazione incredibile di camminare nel silenzio, tra cielo e terra, senza incontrare quasi nessuno, di camminare a lungo, per ore, con passo lento e regolare (come mio padre) senza sentire la fatica perchè lo spettacolo delle montagne che mutano ad ogni passo coinvolge ed emoziona e fa dimenticare la strada percorsa.

val ferret

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.